giovedì 22 gennaio 2009

La madre, Giuseppe Ungaretti

a mia madre ungaretti.jpgE il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,

Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.

Giuseppe Ungaretti

2 commenti:

  1. Bellissima la poesia di Ungaretti. La si può comprendere se si ha provato del dolore profondo, cioè Amore.
    Bellissimo il ritratto della donna col bimbo. Ottimo lavoro.
    Bellissima la donna ritratta, anche nella sua interiorità.
    Peccato che oggi vadano di moda le oche...fatte in serie!......

    Europa.

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  2. Bella questa poesia.
    Ache io come tante donne desidero provare le emozioni della nascita di un un proprio figlio ...ma a causa di problemi di sterilità... tanti tratamenti ...

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